Le Fate d'Oro
domandò l'ape nell'orecchio, con la ferma convinzione di ottenere da lei una risposta affermativa. La signora balzò in piedi, come se si destasse da un
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do- lori. - Che cosa debbo fare dunque per farmi amare? - domandò il Conte. - Bisogna che tu parta per andare alla ricerca del dittamo del buon cuore
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, aprì la porta e domandò loro che cosa volevano. - Scusi, - rispose Nennella - sia- mo venuti per prendere i doni che ci ha promesso una sirena
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giorno alla città. Le bandiere nere sventolavano sulle mura, e dai forti giungeva un rumore di cannonate. - Che è stato? - domandò Serpo- lino a una donna
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, e la bella Fata tornava a lui volando. - Che vuoi? - gli domandò. - Desidererei che tu stabilissi la tua dimora nel mio palazzo, Fatina bella
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Le Fate d'Oro
la tunica tutte le torte e fuggire. - Dici il vero? - domandò il Re. - Lo giuro sulla mia pelle! - ri- spose il gatto. - Indica dunque il posto del
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Le Fate d'Oro
tratto e aprì l'uscio. Di fuori, c'era una bambinuccia pic- cina piccina. - Chi sei? - le domandò la vec- china. - Sono Miserina. - E che cosa vieni a fare
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Le Fate d'Oro
. - Il padrone del cavallo era uscito di bottega e ascoltava le parole del ragazzo. - Come sai che è un buon cavallo? - gli domandò. - Mio padre ne
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Le Fate d'Oro
servo gli domandò che cosa era lo strano canto ed il lamento che si era udito per due notti consecutive sulla ter- razza. - Non ho sentito nulla
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domandò Bricio- lina. - Sono la Fata dei bambini abban- donati: sono la vostra Fata! - Le tre bambine le saltarono al collo. Ora torniamo un bel passo
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Le Fate d'Oro
sull'indice della mano destra. - Ora ti trovi distante dugento mi- glia da casa tua. Dimmi perché fai que- sto gran viaggio? - domandò costei al viaggiatore
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Le Fate d'Oro
non me l'hai portato? - domandò il Re, sospettando un inganno. Il mercante glielo disse subito. - Se quel rimedio lo avessi toccato io, avrebbe perduto
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Le Fate d'Oro
loro. A un tratto si spalancò una porta e comparvero il Re e la Regina. - Avete girato? - domandò il Re ai ragazzi spaventati. - Sì, Sire, - rispose
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Le Fate d'Oro
camera, vide en- trare la solita vecchia lacera e sporca. - Che vuoi? - le domandò Hamid. - Sono la Sventura, non mi ricono- sci? Ho preso dimora qui, in
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Le Fate d'Oro
preparavano per la partenza, si destasse. Vedendo che si met- tevano il tòcco in capo e le scarpe in piedi, domandò loro dove andavano. Celeste gli
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Accademia della crusca
